AIR-BREAK

Air-Break

Co-producing healthy clean
commuting air spots in town

Che aria tira?

Vuoi conoscere la qualità dell’aria che respiri?

Osserva le particelle che fluttuano nell’aria: rappresentano gli inquinanti che le centraline del progetto europeo Air Break stanno rilevando.

L’inquinamento c’è, ma non si vede. Le 14 centraline di AirBreak misurano ogni ora la concentrazione degli inquinanti nell’ aria: polveri sottili (PM2.5 e PM10), biossido di azoto, ozono, composti organici volatili, e monossido di carbonio. Se scegli di vedere, ti mostriamo le reali proporzioni di questi composti nell’aria.

Questa rappresentazione grafica è possibile grazie all’elaborazione dei dati raccolti dalle centraline sperimentali che sono state installate in città nell’ambito del progetto Air-Break.

Sei uno studente, un ricercatore e vuoi saperne di più? Consulta i dati delle nostre centraline ma non dimenticare, se vuoi approfondire l’argomento, i dati ufficiali e certificati sono pubblicati sul sito sito web ARPAE (e sono scaricabili dal portale open data).

Sai cos’è l’indice di qualità dell’aria?

L’indice di qualità dell’aria (IQA) è un indicatore che permette di fornire una stima immediata e sintetica sullo stato dell’aria. Non esiste un modo univoco di definire un tale indice ed attualmente sono adoperate in Italia ed in Europa diverse formulazioni che tengono conto delle concentrazioni misurate, stimate o previste di un numero variabile di inquinanti che hanno effetti sulla salute, specialmente di tipo respiratorio, cardiaco e cardiovascolare.

L’ indice che è rappresentato nei grafici di questa pagina è calcolato ogni ora (a differenza di quello calcolato da ARPAE) in analogia all’Air Quality Index dell’Agenzia Ambientale Europea: per calcolare questo indice, sono considerati i livelli orari di concentrazione di PM2.5, PM10, NO2, O3 e CO (al posto di SO2, non rilevato dalle centraline Air-Break e non più diffuso in quanto non si usa più il gasolio per riscaldare le case).

L’aria nelle ultime 24 ore

Il grafico seguente mostra l’andamento nelle ultime 24 ore dell’indice qualità dell’aria di ciascuna delle centraline sperimentali Air-Break.

I singoli inquinanti

Le barre seguenti rappresentano il livello medio dei singoli parametri usati per calcolare l’indice di qualità aria: polveri sottili (PM2.5, PM10), biossido di azoto (NO2), ozono (O3) e monossido di carbonio (CO).

Con PM2.5 si intende la frazione fine del particolato atmosferico, composto da particelle solide e liquide (organiche e inorganiche) di diametro uguale o inferiore a 2,5 μm. Le PM2.5 possono essere respirate e spingersi nella parte più profonda dell’apparato, fino ai bronchi.
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PM10 si riferisce a polveri sottili con dimensioni uguali o inferiori ai 10 μm. Le PM10 possono penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio; alte concentrazioni possono provocare irritazione (occhi, naso, gola) e danni ai sistemi respiratorio e cardiovascolare.
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Il biossido di azoto (NO2) è un gas dall’odore forte, pungente, irritante e di colore giallo-rosso. Il biossido di azoto può provocare disfunzionalità respiratorie e reattività bronchiale (irritazioni delle mucose) e un aumento del rischio di tumori.
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L’ozono (O3) è un gas dal caratteristico colore azzurrognolo e un odore forte e pungente. L’ozono può causare irritazione alle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse, fenomeni broncostruttivi ed alterazione della funzionalità respiratoria.
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Il monossido di carbonio (CO) è un gas tossico, incolore, inodore, insapore e non irritante; può essere inalato in modo impercettibile e può avere effetti tossicologici. Può causare edema polmonare, avere effetti sul sangue e, in casi gravi, portare alla morte.
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Obiettivo del progetto Air-Break non è quello di sostituirsi ai canali ufficiali di rilevazione dei dati di qualità aria, ma di utilizzare una rete più capillare di centraline di misurazione di inquinanti per poi attivare un processo di comparazione con i dati ufficiali delle stazioni ARPAE (che rimangono quelli usati per le decisioni in merito alla qualità dell’aria).

Altro obiettivo del progetto è quello di favorire una maggiore divulgazione, conoscenza e sensibilità rispetto a un tema importante e complesso come quello della qualità dell’aria.

E adesso?

Speriamo di averti semplificato la comprensione dei dati, adesso che hai un’indicazione della qualità dell’aria nella nostra città, ti invitiamo a visionare i canali ufficiali di ARPAE:

Liberiamo l’aria

Ordinanze PAIR Ferrara

Ricorda che per migliorare la qualità dell’aria anche il tuo contributo è importante.

Verifica se i tuoi comportamenti rispettano quanto previsto negli atti che trovi ai link sopra indicati, e in caso di attivazione delle misure emergenziali sappi che è previsto:

stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel euro 4 nei centri abitati interessati dai provvedimenti, dalle 8,30 alle 18,30. Dal 1° gennaio 2023 stop anche a veicoli diesel fino a euro 5 compreso

abbassamento temperature medie nelle abitazioni fino a 19°C e nelle attività industriali e artigianali fino a 17°C

divieto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d’artificio…)

divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 4 stelle

divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli

potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli, combustioni all’aperto, spandimento liquami e impianti a biomassa domestici

divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili in tutti i comuni dell’agglomerato di Bologna, di pianura est e di pianura ovest delle province in cui si attivano le misure emergenziali