AIR-BREAK

Air-Break

Co-producing healthy clean
commuting air spots in town

La Salute urbana può rimodellare le nostre città?*

Ripartire dalla salute urbana, dall’aria, attraverso la scienza dell’esposizione e la prevenzione per promuovere una rinnovata qualità dell’abitare: possiamo parlare di urbanistica preventiva? Quali aspetti e fattori, tra forma urbana e stili di vita, dobbiamo considerare quando approcciamo la salute urbana ?

Durante la Festa dell’Aria 2022, il 06 ottobre 2022 abbiamo riflettuto sul tema della Salute Urbana durante la giornata “Sense the city and reflect”. E così, abbiamo convocato un circolo di esperti per condividere prospettive e per aiutarci a formulare risposte a queste tre domande per indagare un tema complesso che richiede la tutela dell’aria pulita, ma non solo.

  • La Salute Urbana : Cosa la definisce? Qual è la vostra interpretazione del tema?
  • Ruolo: Come si può contribuire ? Perché è importante agire in quella direzione?
  • Dove possiamo migliorare per rendere le nostre città più salutari? Quali considerazioni da esplorare per il futuro?

Dopo un dibattito molto ricco di spunti, vi abbiamo raccolto le risposte:

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La Salute Urbana : Cosa la definisce? Qual è la vostra interpretazione del tema?

La salute urbana si riferisce al benessere fisico, mentale e sociale delle persone che vivono nelle città, nonché alla qualità dell’ambiente naturale e costruito in cui vivono. La tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini è una preoccupazione antica e ci sono stati momenti storici in cui gli interventi normativi a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sono stati necessari per preservare il benessere delle comunità.

“Io parto dal 430 avanti Cristo, quando venni attuato il primo decreto ambientale della storia. Veniva la concia delle pelli a valle del tempio di Eracle e questa attività era assolutamente insalubre perché tutte le acque nel quale si veneravano gli Ateniesi o comunque gli animali, l’agricoltura e tutto quanto erano gravemente inquinati, quindi, costava un impatto sulla salute dell’epoca, al punto che furono costretti a intervenire con questo tipo di decreto. E diciamo che nel corso dei secoli la situazione non è cambiata. Cioè i primi interventi normativi a tutela dell’ambiente, della qualità, della salute dei cittadini sono arrivati nel tardo 900, quindi tutto prima della rivoluzione industriale, ma anche per gli anni che sono molto vicini a noi in cui i nostri nonni, noi genitori lavoravano già sono stati dei momenti giustamente insalubri per la salute dell’uomo.”

Alessandro Balboni, Assessore all’ambiente di Ferrara

Questo concetto complesso richiede un approccio integrato che coinvolga diversi settori e tenga conto del benessere delle persone e dell’ambiente in cui vivono. Durante la discussione, si è sottolineata l’importanza della conoscenza degli eventi e dei principali inquinanti sulla salute e dell’impatto diretto sull’atmosfera. L’azione di contrastare l’inquinamento atmosferico passa dal monitoraggio efficace per identificarne le fonti e le criticità. Si è pure evidenziato che la salute urbana è diversa per ogni individuo, poiché dipende dall’età, dalle abitudini, dalle fasce di età, dagli spazi di socializzazione e dal contatto diretto con il verde urbano e la natura.

Quali insegnamenti abbiamo tirato?

Gli interventi per migliorare la salute urbana possono includere la riduzione dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la promozione di stili di vita sani attraverso l’attività fisica, l’accesso ad acqua potabile, cibo sano e spazi verdi, e la riduzione del rumore, dei rifiuti e della congestione del traffico.

URGENZA

Oggi, più che mai, l’importanza di agire per migliorare la salute urbana è evidente, poiché sempre più persone vivono in aree urbane dense e gli effetti delle attività umane sulla salute e sull’ambiente sono diventati più evidenti. La salute urbana deve essere vista come un problema collettivo e non solo come una questione. Alcuni comportamenti individuali possono avere un impatto negativo sulla salute della collettività e quindi è necessario prendere in considerazione l’impatto personale sulla salute pubblica.

TUTELA

Inoltre, è importante considerare i gruppi più vulnerabili della popolazione, come i bambini e le donne in gravidanza, in quanto sono quelli che subiscono maggiormente l’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico e delle altre forme di inquinamento. In questo senso, è fondamentale che le politiche pubbliche garantiscano la tutela della salute di questi gruppi e che gli interventi siano basati su evidenze scientifiche.

EVIDENZA

Si è parlato della necessità di creare degli apparati di misura per valutare la qualità dell’aria (ad es. l’indice di qualità dell’aria basato sulla CO2, come indicato nella norma ISO 16.000). L’l’importanza della monitoraggio della salute urbana e della raccolta di dati è cruciale per comprendere l’impatto degli interventi e per identificare eventuali lacune nelle politiche e nei programmi attuati. In questo senso, l’esperienza internazionale, come quella della Germania e degli Stati Uniti, può essere un importante punto di riferimento per le politiche italiane sulla salute urbana.

CULTURA

La consapevolezza ecologica collettiva nella modernità è una pietra miliare per migliorare la salute urbana, il che significa che c’è bisogno di una maggiore comprensione e attenzione ai problemi ambientali e alla loro interconnessione con la salute umana. La promozione di una cultura della sostenibilità e della consapevolezza ecologica può contribuire a ridurre gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Gli amministratori locali, in particolare, hanno un ruolo cruciale da svolgere nel garantire che le politiche pubbliche e le decisioni di pianificazione urbana tengano conto delle esigenze della salute dei cittadini e dell’ambiente.

RESPONSABILITÀ

Si evidenzia pure l’importanza del bilancio economico e la responsabilità sociale ovvero a fare qualcosa di utile per la società oltre a produrre profitto. Le aziende misurare l’impatto sulla salute ambientale e umana con la decarbonizzazione dei settori e il loro contributo alla produzione di soluzioni e tecnologie utili.Le organizzazioni non governative e le aziende possono svolgere un ruolo importante nella promozione di iniziative volte a migliorare la salute urbana, come programmi di mobilità sostenibile, l’istituzione di giardini urbani e l’educazione ambientale. Anche, il verde urbano aiuta a migliorare la qualità dell’aria, a ridurre la temperatura, influisce sull’umore delle persone e può aiutare a ridurre lo stress e offre luoghi di socializzazione.

PARTECIPAZIONE

Infine, è importante che i cittadini siano coinvolti nel processo decisionale per migliorare la salute urbana, in modo da garantire che le politiche e le iniziative rispondano alle loro esigenze e alle loro preoccupazioni. La promozione della partecipazione dei cittadini attraverso processi di consultazione e di coinvolgimento può contribuire a creare un senso di responsabilità collettiva e di impegno per la salute urbana. In conclusione, la salute urbana è un tema importante e complesso che dipende da molti fattori. La tutela dell’aria, in particolare, è un aspetto fondamentale per garantire una buona qualità della vita urbana. È necessario fare piani concreti e misurare i risultati per migliorare la situazione attuale.

Infatti, abbiamo fatto la stessa domanda al pubblico, ed ecco cosa ne pensa:

ACCESSIBILITÀ AL VERDE URBANO

L’accessibilità al verde urbano è un aspetto molto importante per il benessere delle persone e dell’ambiente. Il verde urbano offre numerosi benefici, tra cui la riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, la mitigazione degli effetti dell’isola di calore urbana, la promozione della biodiversità e la possibilità di attività all’aria aperta e di socializzazione.

PRIORITÀ AD AREE DISSERVITE

Per garantire l’accessibilità al verde urbano, è importante investire nella creazione di spazi verdi accessibili a tutti, soprattutto nelle zone più densamente popolate e meno servite dal verde. Inoltre, è essenziale garantire la qualità del verde urbano, in modo da renderlo attraente e sicuro per gli utenti.

MOBILITÀ LENTA

La percentuale di mobilità lenta, come la mobilità a piedi e in bicicletta, è un altro aspetto importante per la salute urbana. Per favorire la mobilità lenta, è necessario investire nella creazione di infrastrutture ciclopedonali sicure e ben connesse tra loro, in modo da favorire lo spostamento a piedi o in bicicletta.

INFRASTRUTTURA ALTERNATIVA

Eliminare l’uso dell’auto nella zona del centro storico e ridurre il traffico veicolare in generale è un’altra strategia importante per la salute urbana. Questo può essere ottenuto attraverso politiche e infrastrutture per la mobilità sostenibile, come la promozione del trasporto pubblico, la creazione di zone a traffico limitato e l’istituzione di piste ciclabili

QUALITÀ DELL’ABITARE

L’integrazione tra edifici e verde urbano è un altro aspetto da tenere in considerazione per promuovere la salute urbana. Gli edifici verdi, con la presenza di giardini pensili, terrazzi verdi e pareti vegetali, possono aiutare a ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria. Inoltre, le aree sportive a libero accesso possono promuovere l’attività fisica e il benessere psicologico delle persone.

QUALITÀ DEI RITMI QUOTIDIANI

Infine, il concetto di life-work balance, ovvero un equilibrio tra vita professionale e privata, è fondamentale per la salute urbana. Le persone devono avere la possibilità di dedicare il proprio tempo libero a attività di svago, socializzazione e relax. Il contatto con la natura e il tempo trascorso all’aria aperta possono aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone e la loro salute.

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Ruolo: Come si può contribuire ? Perché è importante agire in quella direzione?

La salute urbana è un tema molto importante per garantire il benessere delle persone che vivono in città e per preservare l’ambiente circostante. Ci sono diverse azioni che si possono adottare per contribuire a migliorare la salute urbana. Durante una discussione tra vari intervenuti, sono emersi molti suggerimenti interessanti.

AMBIENTI ACCOGLIENTI Uno degli interventi ha sottolineato l’importanza di lavorare sull’aspetto estetico della città, attraverso l’arte e la creazione di ambienti accoglienti, per far sentire le persone a proprio agio. Questo può essere fatto ad esempio nei campus universitari o scolastici, come nel caso dell’istituto di Navarra, dove lavorare nell’ambito dell’interdisciplinarità può contribuire a creare un ambiente stimolante e accogliente per gli studenti.

POLITICA RAGGIONATA Un altro intervento ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’amministrazione pubblica nella lotta contro i cambiamenti climatici. Utilizzando i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’amministrazione può promuovere politiche e progetti che favoriscono la sostenibilità ambientale, ad esempio investendo nella diffusione delle energie pulite e nella riduzione dell’inquinamento.

INTERMEDIAZIONE SCIENTIFICA Un terzo intervento ha sottolineato l’importanza di una politica democratica, matura e sana, che sia in grado di rispondere ai problemi complessi che riguardano la salute urbana. È importante che la politica elabori strategie complesse e sappia affrontare questioni difficili, coinvolgendo i vari attori coinvolti. Qui si è sottolineata la complessità e la mancanza di un bilanciamento nella gestione dei ruoli coinvolti nella sostenibilità ambientale. È importante che ci sia un dialogo e una cooperazione tra i vari attori, come la ricerca e l’amministrazione, per gestire al meglio la complessità di questi progetti e capire i dati scientifici per informare le politiche decisionali.

URBANISTICA COINVOLGENTE Un quarto intervento ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra le scuole e l’urbanistica tattica, come nel caso del progetto “azioni piazze aperte”, che favorisce la riqualificazione di spazi pubblici e l’incontro tra le persone.

(IN) FORMAZIONE Infine, un intervento ha evidenziato l’importanza della formazione e dell’informazione come pilastri fondamentali per agire in questa direzione. È importante che la popolazione sia consapevole dei problemi legati alla salute urbana e che sappia come monitorare la qualità dell’aria e adottare comportamenti virtuosi per la tutela dell’ambiente. La conoscenza e la consapevolezza sono alla base di ogni intervento efficace.

E cosa ne pensa il pubblico?

MOBILITÀ SOSTENIBILE

Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, quanto sarebbe impattante a livello ambientale poter sostituire il diesel fossile con il bio-diesel al posto di cambiare tutti i “vecchi” veicoli con veicoli elettrificati?

QUALITÀ DEI SERVIZI

Si può contribuire migliorando la viabilità, il numero e la dislocazione ramificata dei mezzi di trasporto pubblici, aumentando contestualmente il verde urbano, ampliando gli spazi di socialità nel verde e migliorando la qualità degli edifici presenti.

IMPATTO DEI COMPORTAMENTI

Consapevolizzare la cittadinanza dell’impatto delle proprie azioni quotidiane sulla salute urbana, costruendo un ambiente urbano salubre in tutte le dimensioni: dotazioni di verde, mobilità sostenibile, energia pulita, consapevolezza collettiva e comportamenti individuali ecosostenibili. Ed, aumentare le piste ciclabili all’interno della città.

OLTRE L’UOMO CENTRICO

Come il corpo è unito alla mente, l’uomo è una parte di un sistema più grande. Capire qual è il contributo che possiamo dare a questo sistema e smettere di ragionare in modo umano-centrico potrebbe aiutare la salute dell’ecosistema e la nostra.

(S)COMODARSI?

Prendere decisioni lasciando da parte l’ideologia politica, ma ragionando solo da uomini che hanno a cuore l’ambiente e la salute della Terra. Come individui, occorre accettare di mettere in discussione privilegi e comodità per adottare comportamenti che contribuiscano alla salute collettiva (delle persone e del pianeta).

OLTRAPPASERE LA PAURA CON IL CONCRETO

Si può contribuire attraverso l’informazione e l’educazione all’energia e alle buone pratiche pulite. Non aver paura di cambiare.

 
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Dove possiamo migliorare per rendere le nostre città più salutari? Quali considerazioni da esplorare per il futuro? 

Durante la discussione sulle possibili azioni per rendere le città più salubri, gli interventi propongono di utilizzare pensieri stimolanti che tengano conto dell’ambiente e di intervenire sulla qualità dell’aria negli spazi pubblici e abitativi, partendo dai dati.

LA DECARDONIZZAZIONE

Si sottolinea inoltre l’importanza della decarbonizzazione per migliorare la salute delle città e promuovere l’equità sociale.Il primo intervento sottolinea la necessità di una trasformazione profonda per raggiungere un habitat sostenibile e umano attraverso la transizione energetica, la decarbonizzazione dell’economia e l’eliminazione dell’impatto della CO2 sull’ambiente e sulla salute. Si propone l’utilizzo di soluzioni alternative alle batterie al litio e cobalto per l’elettrificazione generalizzata, come le batterie a base di sodio, fosfato e composti organici, l’utilizzo di tecnologie a basso consumo energetico e lo sviluppo delle energie rinnovabili.

L’ACCESSIBILTÀ DELLE ALTERNATIVE

Si è discusso dell’accessibilità alle tecnologie e alle ristrutturazioni abitative, che generano disuguaglianze economiche e ambientali. Si sottolinea la necessità di prestare attenzione alla qualità dell’aria nei quartieri popolari e alla loro ristrutturazione, e di considerare la giustizia climatica e ambientale come questioni di uguaglianza economica. Si mette in dubbio la libertà di scelta dei cittadini e dei consumatori a causa del potere delle grandi aziende, e si sottolinea l’importanza di coinvolgere tutti nelle scelte che riguardano l’ambiente.

“Le questioni ambientale e sanitari sono sociali… è un dato di fatto. (…) Io ormai parlo di piano aria e clima e di condizionamento e via dicendo. Il boschetto vicino casa che ci metterà venti anni a crescere, adesso non ne risolviamo i problemi della città. Perché? Perché nei quartieri popolari, il più delle volte tu hai un’elevatissima quantità di costruito, una scarsissima qualità ambientale, una pessima qualità dell’aria. Sono anche i quartieri più vicini alle strade a grande percorrenza. (…) Puoi provare a chiudere la finestra. È come se non lo avessi fatto, cioè? Nella casa popolare, non c’è una persona che si può permettere la ristrutturazione. Allora, da questo punto di vista sprechiamo!”

Marina Trentin, Ambiente Italia

TRANSDISCIPLINARITÀ CREATIVA

Infine, un altro intervento suggerisce di lavorare sull’interdisciplinarità del pensiero delle generazioni future attraverso l’educazione scolastica, in modo che i giovani acquisiscano la capacità di immaginare e creare qualcosa in anticipo, di conciliare i vari ruoli e di lavorare sulla creatività. Questo può garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni, che saranno in grado di affrontare le sfide del mondo moderno in modo innovativo e collaborativo.

Il pubblico invece propone di :

(PRO) AZIONE

di contrastare le pigrizie individuali nell’informarsi, agire, chiedere e coinvolgere;

FORMAZIONE

di introdurre corsi scolastici sulla sensibilizzazione alla salute urbana;

VISIBILITÀ

di dare visibilità alle buone azioni e far capire che partendo dal singolo qualcosa si può raggiungere;

TEMPISTICA

di distinguere la PA e attuare programmazioni a breve, medio e lungo termine;

SCELTE QUOTIDIANE

di puntare sulla semplicità di abitudini, azioni e scelte quotidiane;

BENE COMUNE

di aumentare la consapevolezza della città come bene comune;

CAMBIARE

di cambiare paradigma per considerare l’ecosostenibilità come standard e non come lusso;

PICCOLI GESTI

di riflettere su come migliorare ogni piccolo gesto quotidiano; ad esempio di regalare filtri antiparticolato alle pizzerie;

TRANSPARENZA

di aumentare la trasparenza e la conoscenza sulla qualità dell’aria e diffondere le informazioni tra i cittadini.

Design for Urban Health: strategie di progettazione per la salute urbana in Darsena*.  

Durante la Festa dell’Aria, abbiamo organizzato un workshop dedicato al Design for Urban Health: una strategia di progettazione per la salute urbana nella zona della Darsena di Ferrara. Questo evento ha offerto ad architetti, urbanisti, designer, agronomi, studenti e professionisti l’opportunità di esplorare in modo operativo il concetto di “urban health”, progettando strategie, servizi e dispositivi per migliorare la salute urbana. Il workshop si è basato su un approccio metabolico, interspecie e orientato al concetto di “One Health”, con l’obiettivo di co-creare scenari progettuali a scala di spazio pubblico.

Durante il workshop, i partecipanti hanno cercato di comprendere cosa si intenda per salute urbana e di identificare gli strumenti progettuali necessari per rimodellare l’ambiente in cui viviamo, prestando particolare attenzione alle vulnerabilità ambientali che possono influire sulla salute delle persone. Inoltre, il workshop si è concentrato sulla verifica della possibilità di incidere sulla salute urbana attraverso l’operato a scala di uno spazio ibrido socioculturale e sportivo come il molo della Darsena di Ferrara.

Tra il pomeriggio del 7 ottobre e la mattinata dell’8 ottobre, i partecipanti hanno lavorato su due proposte concettuali, ognuna composta da una foto/collage fotografico rappresentativo della challenge, una questione emersa dalla camminata su cui il gruppo ha deciso di focalizzarsi, un diagramma strategico e un’immagine dell’intervento spaziale (pianta/sezione/sezione prospettica) che risponda alla challenge in coerenza con la strategia.

01/ Rifugio dei sensi

Il Rifugio dei Sensi è un progetto che prevede l’utilizzo di un pannello prefabbricato e modulare per creare nuove spazialità nel tessuto urbano di Ferrara. Il concept del progetto è stato sviluppato per rispondere alle esigenze del sito specifico nella zona verde della Darsena, con vista diretta sulla strada. Il design del pannello è stato concepito in modo da creare piccoli ambienti intimi attraverso l’accostamento di pareti modulari all’interno di uno spazio indefinito. Questo pannello funge da elemento di delimitazione per creare ambienti raccolti e a misura d’uomo, e allo stesso tempo garantisce una barriera acustica.

Il concept della mimesi naturale ha guidato la scelta estetica, formale e materiale del progetto. La barriera è costituita da elementi verdi che crescono sopra l’intelaiatura del pannello, arricchendo lo spazio urbano con il loro colore verde. Ispirandosi agli alberi caratteristici del luogo, coperti interamente di edera, si è optato per una cornice in legno, tiranti in corda naturale e l’edera come elemento di separè. In questo modo, le strutture proposte si mimetizzano nel contesto circostante, creando ambienti vari e adatti a diversi utilizzi, ma soprattutto si adattano ai cambiamenti della natura, della stagione e si integrano perfettamente con essa.

2/ La “Wellness Belt”

La “Wellness Belt” è una proposta per una reinterpretazione della sezione Ovest della cinta muraria ferrarese. Questo tratto, infatti, rappresenta una discontinuità nell’anello verde e ciclabile rappresentato dall’attuale stato delle mura. Il progetto coglie l’opportunità di riconnettere questi tratti, strutturando spazi dedicati allo sport ed al benessere. Il progetto, inoltre, propone la realizzazione di una app per creare un percorso esplicativo digitale.

**Il workshop, a cura del Politecnico di Milano e Basso Profilo aps, è strutturato in quattro fasi che si svilupperanno durante le tre giornate della Festa dell’Aria (06-08 ottobre 2022), coordinato da:  Farah Makki (Politecnico di Milano) e Leonardo Delmonte (direttore Basso Profilo aps/Wunderkammer). Le attività di co-creazione durante le giornate indicate sono state facilitate da Andrea Bortolotti (Politecnico di Milano), Leonardo Delmonte (direttore Basso Profilo aps/Wunderkammer), Erpinio Labrozzi (Politecnico di Milano), e Saverio Massaro (DICEM, presidente Esperimenti urbani aps).  Hanno partecipato Arianna Montinaro di Plam Creative Studio, Marianna Mazzanti dell’I.I.S Dosso Dossi, Alice Franchina del Polimi, Luca Lanzoni, Anna Marcon, Giulia Alberghi, Gaia Decataldo, Beatrice Buioni e Federico Covolan.

*Questo articolo è stato scritto da Farah Makki, Politecnico di Milano (DAStU) sulla base dei dibattiti avvenuti durante la Festa dell’Aria 2022, moderati con Eugenio Morello (Polimi, DAStU).

Video – ripercorri la Festa dell’Aria 2022

Da giovedì 6 a sabato 8 ottobre 2022, Ferrara ha ospitato la seconda edizione della Festa dell’Aria, un Open Living Lab per parlare di Salute urbana, cittadinanza ambientale, scienza partecipata e governance territoriale agile.

L’evento, promosso all’interno dei percorsi di co-creazione del progetto europeo UIA Air-Break*, ha proposto tre giorni d’iniziative, seminari, workshop, camminate e campagne di rilevamento ambientale partecipato (citizen science), colazioni e aperitivi con esperti, per fare il punto sulla qualità dell’aria in città. Più di 400 partecipanti e rappresentati oltre 30 enti del territorio hanno aderito e hanno quest’edizione ricca di spunti per approcciare le sfide del futuro con la (co)scienza collettiva.

Per maggiore informazione, consultare: https://airbreakferrara.net/festa-aria-2022/

*Air-Break, è un progetto del Comune di Ferrara del programma europeo delle Urban innovative actions (Uia), che mette in pratica diverse soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico del 25% in alcune aree in città.

Datathon 2022: i vincitori

La finalissima del primo Datathon della Città di Ferrara si è conclusa con una vittoria a 3. A salire sul podio sono state infatti 3 squadre:

The Ambientalist (sfida: eventi estremi) con il progetto sui rain garden, ovvero come utilizzare l’ingegneria naturalistica per arginare gli effetti di eventi estremi. Punto di partenza il terribile episodio dell’agosto 2022 che ha colpito la città. I rain garden rappresentano tra i migliori strumenti per creare armonia tra uomo e natura. Il team ha elaborato una puntuale mappatura grazie ai dati, per realizare i rain garden e apportare molteplici benefici come: evitare che l’acqua piovana si mischi ai reflui della rete fognaria sovraccaricandola; favorire la ricomparsa di vegetazione locale capace di resistere ai climi più siccitosi grazie alle acque piovane raccolte con pendenze e depressioni del suolo; svuotare le aree urbanizzate drenando le acque piovane in appositi bacini naturali. I servizi ecosistemici garantiti sono numerosi: oltre alla biodiversità, evitano gli sprechi d’acqua e limitano i costi che le Pubbliche Amministrazioni sostengono annualmente per irrigare il verde pubblico. Infine si possono realizzare senza consumo di suolo.

Ghirevesto (sfida: verde urbano) con il progetto Trees is not enough per incentivare la piantumazione nella città di Ferrara in modo corretto, consapevole e non casuale, utilizzando particolari specie di alberi utili per contrastare l’inquinamento senza provocare danni all’ambiente o alle strutture. Dopo un’attenta analisi e mappatura delle aree verdi e pubbliche, la squadra ha elaborato diverse soluzioni come: sollecitare l’aiuto della cittadinanza regalando piante unitamente a un opuscolo informativo sulle specie arboree più adatte e come gestirle; progettare e aumentare le aree verdi anche private, sovvenzionando le relative spese, per incentivare la piantumazione di alberi in posizioni che diano la massima resa in funzione “anti inquinamento”; istruire la cittadinanza alla valorizzazione del verde in ambito scientifico-sanitario e non solo estetico; regolamentare la piantumazione da parte dei privati di alberi e arbusti in aree dove la pianta possa dare la massima resa in termini di lotta all’inquinamento; progettare i boschi verticali.

Hakuna MaData (sfida: qualità dell’aria) con il progetto Make Data your Ally, ovvero un’applicazione che, attraverso lo studio in tempo reale di VOC (Composti Organici Volatili) e ozono, riesce a stimare la qualità dell’aria nell’arco di diversi giorni e a consigliare possibili azioni per migliorarla come: ridurre il traffico nel Comune di Ferrara; disporre una zona a traffico limitato. L’app si basa su dati provenienti da centraline distribuite su tutto il territorio, in modo da garantire performance di previsione migliori. 

La maratona di dati ha registrato al suo esordio numeri davvero interessanti: 6 settimane di lavoro, 16 squadre, 64 partecipanti, 11 progetti innovativi, 30 dataset utilizzati e resi disponibili sul portale istituzionale del Comune di Ferrara. L’evento, nato all’interno del progetto AirBreak, realizzato da Deda Next in collaborazione con il Comune, proseguirà con la seconda edizione nel 2023.

A tutti gli appassionati di dati non possiamo che dire: #staytuned! 

Festa dell’Aria 2022

Air-Break aderisce al New European Bauhaus Festival

A giugno, Air-Break parteciperà alla rassegna del primo Festival del New European Bauhaus (9-12 giugno 2022) con un side event dal titolo Co-shape the Air Fest 2022 in programma a Ferrara il 9 giugno.

L’evento avrà come obiettivo di discutere e organizzare insieme, la programmazione della prossima Festa dell’Aria 2022, prevista a ottobre, in linea con i principi del New European Bauhaus (NEB): sostenibilità, estetica e inclusione. È una grande opportunità per fare rete, scambiare idee e festeggiare – dalla scienza all’arte, dal design alla politica, dall’architettura alla tecnologia, temi di salute ambientale. La prima edizione della Festa dell’Aria del 2021 è stata una dimostrazione di come possiamo creare un evento che risponda alle priorità del NEB:

  • Riconnettersi con la natura
  • Riconquistare il senso di appartenenza ai luoghi
  • Dare priorità ai luoghi e alle persone più bisognose

Il Festival riunisce persone di ogni ceto sociale per discutere e plasmare il nostro futuro. Un futuro sostenibile, inclusivo e bello. È una grande opportunità per fare rete, scambiare idee e festeggiare – dalla scienza all’arte, dal design alla politica, dall’architettura alla tecnologia. Il Festival del New European Bauhaus porta il Green Deal europeo al centro della nostra vita quotidiana. Sarà caratterizzato da dibattiti, grandi relatori, performance artistiche, mostre e opportunità di networking.

Vi aspettiamo!

Cosa stiamo facendo con Air-Break?

AIR BREAK Journal Nr. 1 di Pietro Verga, UIA Expert

tradotto a cura di Raniera Gioacchini, Istituto Navarra, Ferrara

https://www.uia-initiative.eu/en/news/air-break-journal-nr-1 (10 Dicembre 2021)

Il progetto Air-Break mira a ridurre del 25% l’inquinamento atmosferico in aree strategiche selezionate della Città di Ferrara. La città si trova in una delle aree più inquinate al mondo, la Pianura Padana, ed è gravemente colpita da gravi problemi ambientali e sanitari, tra cui tassi di mortalità per cancro e di infarto miocardico acuto tra i più alti d’Italia.

Le attività umane – e principalmente agricoltura, produzione industriale, riscaldamento privato e traffico automobilistico – sono il principale responsabile delle emissioni inquinanti a Ferrara. Per cui, la proposta è volta a innescare un processo integrato di sensibilizzazione e cambiamento comportamentale, accompagnato da aggiornamenti e miglioramenti ambientali e infrastrutturali.

In tal modo, Air-Break pianta oltre 2000 alberi e arbusti con proprietà fitodepurative; potenzia la propria infrastruttura ciclabile con l’installazione di smart hub e una pista ciclabile intelligente; implementa una rete di stazioni e sensori di monitoraggio della qualità dell’aria collegati a un sistema digitale integrato e innovativo; e adotta una varietà di strategie e strumenti di coinvolgimento dei cittadini e delle parti interessate.

SINTESI

Questa prima rivista per il progetto Air-Break Ferrara intende fornire un’introduzione generale agli scopi e obiettivi del progetto, inquadrarlo all’interno del quadro delle politiche dell’UE, nazionali e locali, nonché analizzare lo stato di avanzamento e le sfide alla sua attuazione .

La città di Ferrara si trova nella parte nord-orientale della Regione Emilia Romagna, lungo il fiume Po. La città ha una popolazione di ca. 132.000 abitanti e per la sua bellezza e importanza culturale, è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Tuttavia, Ferrara è anche una delle città più inquinate d’Italia, con gravi problemi ambientali e un’incidenza drammaticamente alta di malattie respiratorie.

Pertanto, l’obiettivo generale di Air-Break è ridurre del 25% l’inquinamento atmosferico in aree specifiche della città e lo farà implementando simultaneamente soluzioni basate sulla natura, aggiornamenti infrastrutturali, attrezzature tecnologiche e iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder.

A quasi metà della realizzazione del progetto, l’implementazione di Air-Break è in costante progresso ed è stata in grado di innescare e realizzare numerose iniziative di coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders; di dislocare e avviare l’attivazione della rete locale di monitoraggio della qualità dell’aria; nonché di avanzare significativamente nelle fasi di progettazione esecutiva per i maggiori investimenti fisici.

Nel complesso, il progetto non ha subito grossi ritardi o deviazioni dal piano di lavoro originale, tuttavia la sua attuazione ha dovuto affrontare una serie di sfide operative, soprattutto in termini di appalti pubblici, di approccio partecipativo per la co-realizzazione e di comunicazione con i beneficiari target .

ULTIMI SVILUPPI

Introduzione alla soluzione implementata

Air-Break ha fissato l’obiettivo ambizioso di ridurre del 25% l’inquinamento atmosferico nelle aree più critiche della città. In tal modo, il progetto affronterà i problemi di qualità dell’aria attraverso una serie di azioni integrate lungo quattro settori strategici principali:

Soluzioni Basate sulla Natura, con la piantumazione di specie fito-assorbenti lungo le principali vie di accesso alla città, verso il contestuale miglioramento della qualità dell’ambiente verde, nonché della sua resilienza e capacità di mitigare l’inquinamento atmosferico.

Potenziamenti infrastrutturali, con lo sviluppo di una innovativa pista ciclabile smart e di Smart Hub multifunzionali, verso la promozione e valorizzazione delle opportunità di mobilità sostenibile.

Dotazioni tecnologiche, con l’implementazione di stazioni mobili di monitoraggio della qualità dell’aria, nonché di servizi digitali innovativi e applicazioni di gamification, per l’incentivazione di comportamenti rispettosi dell’ambiente.

Sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders, con il coinvolgimento della comunità locale nel monitoraggio della qualità dell’aria e l’istituzione di un processo partecipativo proattivo e la co-progettazione di living labs, verso il rinforzo della proprietà collettiva e della responsabilità nei confronti dei problemi, delle azioni e degli obiettivi del progetto.

È interessante notare che queste azioni sono concepite per perseguire obiettivi tematici specifici del settore mentre, grazie alla loro integrazione in un approccio olistico, contribuiscono contemporaneamente al raggiungimento di una più ampia strategia di sviluppo urbano.

Di conseguenza, da un punto di vista specifico del settore, le diverse azioni messe in campo da Air-Break dovrebbero contribuire al raggiungimento di:

• Un sistema di monitoraggio consolidato basato su fonti di dati regionali già esistenti e su una nuova rete di sensori implementati nell’ambito di Air-Break.

• Miglioramento dei livelli di qualità dell’aria in specifiche aree critiche della città.

• Aumento del numero di persone che preferiscono la mobilità dolce.

• Riduzione delle emissioni riducendo il traffico automobilistico e le aree congestionate.

• Migliori opportunità di pendolarismo in aree strategiche della città.

• Migliore percezione del benessere tra i cittadini, soprattutto nelle aree interessate dagli investimenti del progetto.

• Maggiore partecipazione dei cittadini alla vita sociale locale e alle decisioni urbanistiche.

• Potenziamento del potere e delle capacità decisionali strategiche basate sull’evidenza del Comune di Ferrara.

Infine, l’implementazione e l’integrazione di successo di tecnologie intelligenti innovative e accessibili, di soluzioni basate sulla natura e del coinvolgimento della comunità contribuiscono tutti al processo di trasformazione in corso di Ferrara in una città intelligente e sostenibile.

Come si inserisce il progetto nel contesto politico a livello europeo, nazionale e regionale?

Il progetto UIA di Ferrara è allineato e coerente con il quadro delle politiche tematiche stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale. In questo contesto, Air-Break non solo affronta le principali sfide ambientali, ma – forse ancora più importante – stabilisce anche un nuovo approccio operativo replicabile verso il raggiungimento degli obiettivi definiti a livello di politiche.

Livello europeo

Il progetto intercetta il quadro delle politiche europee sulla qualità dell’aria da molteplici punti di vista. In particolare, Air-Break abbraccia i principali obiettivi fissati dalla Direttiva 2008/50/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo. La Direttiva mira a definire obiettivi per la qualità dell’aria per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e sull’ambiente; monitorare e valutare la qualità dell’aria per contribuire a combattere l’inquinamento atmosferico; garantire che le informazioni sulla qualità dell’aria siano facilmente messe a disposizione del pubblico; e, in definitiva, migliorare la qualità dell’aria. Ed è proprio ciò che Air-Break intende raggiungere.

Sotto l’obiettivo generale e distintivo di co-produrre luoghi d’aria sani e puliti per il pendolarismo in città, infatti, il progetto delinea una visione della città in cui il perseguimento di una buona qualità dell’aria è il motore verso uno sviluppo urbano sostenibile e, alla fine, verso un maggiore benessere. In tal modo, il processo decisionale basato sull’evidenza e il convolgimento e l’impegno proattivo dell’ecosistema locale dei cittadini e degli stakeholder sono due componenti essenziali. Da qui il forte focus di Air-Break sul monitoraggio partecipativo della qualità dell’aria, è finalizzato non solo a una maggiore sensibilizzazione del pubblico, ma anche a stimolare un cambiamento comportamentale virtuoso ed ecologico, in definitiva verso il miglioramento della qualità dell’aria in città. Inoltre, questo approccio è anche in linea con le raccomandazioni emesse dall’AEA con il Rapporto 24/2018, che evidenzia come le azioni su scala urbana abbiano un potenziale considerevole per affrontare le fonti locali di inquinamento atmosferico e incoraggiare il cambiamento comportamentale per contribuire a migliorare la qualità dell’aria.

Inoltre, una quota rilevante delle attività di co-creazione messe in atto da Air-Break si rivolge specificamente ai bambini e ai giovani locali, e questo intercetta molto bene gli European Youth Goals lanciati di recente, e in particolare l’Obiettivo Numero 10, che mira a:

• Assicurarsi che tutti, compresi i giovani, conoscano l’effetto delle loro azioni sull’ambiente.

• Incoraggiare l’intera società, in particolare i giovani, ad agire come agenti di cambiamento per lo sviluppo ambientale e sostenibile.

• Garantire a tutti, in particolare ai giovani, l’accesso a infrastrutture eco-compatibili per vivere con uno stile di vita più sostenibile.

• Ampliare la ricerca e l’innovazione verso soluzioni e tecnologie eco-compatibili.

Livelli Nazionale e Regionale

A livello nazionale il quadro normativo è fornito dal Decreto Legge n. 155/2010, che recepisce tutte le normative comunitarie in materia di valutazione e gestione della qualità dell’aria. Le responsabilità operative per attuare il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’aria e per identificare e mettere in atto misure di gestione e mitigazione sono invece demandate alle regioni – Emilia Romagna nel caso di Ferrara.

A livello regionale e locale, Air-Break rientra nell’ambito e negli obiettivi di tre strumenti chiave delle politiche:

• Il Piano Regionale Integrato dell’Aria (PAIR 2020) che mira a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici in linea con le direttive comunitarie adottando un approccio integrato e multisettoriale, incentrato sulla gestione urbana sostenibile; in questo quadro, l’attenzione alla gestione urbana sostenibile, alla mobilità sostenibile e al pendolarismo verde è particolarmente rilevante per Air-Break.

• Il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT2025), che mira a raggiungere il 20% della mobilità in bicicletta entro il 2025.

• Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (SUMP) della città che mira a una riduzione del 20% dei flussi di traffico all’interno dell’area residenziale, migliorando in definitiva la qualità della vita dei cittadini.

Figura 1 – Obiettivi PAIR2020. Fonte ARPAE

AGGIORNAMENTI SUI PROGRESSI AIR-BREAK

A quasi metà della vita del progetto, l’implementazione di Air-Break è in costante progresso. Al momento in cui scrivo (novembre 2021), il progetto è stato in grado di innescare e realizzare diverse iniziative di coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders; dispiegare e avviare l’attivazione della rete locale di monitoraggio della qualità dell’aria; nonché di avanzare significativamente nelle fasi di progettazione esecutiva per i maggiori investimenti fisici.

Coinvolgimento di cittadini e stakeholder

Il coinvolgimento e la partecipazione attiva della società civile è un aspetto fondamentale di qualsiasi progetto UIA. Air-Break non fa eccezione, poiché una delle principali variabili per il suo successo finale è precisamente correlata al grado di coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders e alla loro titolarità delle azioni e degli obiettivi del progetto. In particolare, la Figura 2 illustra i livelli di coinvolgimento, media e risultati attesi dal progetto.

Figura 2 – L’approccio AIR-BREAK: livelli di coinvolgimento, media e risultati attesi. Fonte: Politecnico di Milano, Deliverable Air-Break 7.2.3

Raggiungere un così alto grado di coinvolgimento della società civile locale è sempre una sfida cruciale, anche senza limitazioni agli incontri pubblici. Le circostanze peculiari imposte dalla pandemia di COVID-19 hanno aggiunto un ulteriore livello di complessità all’attuazione dell’ambizioso programma partecipativo di Air-Break.

In questo contesto, i Project Partners sono stati chiamati a identificare modi creativi per ripensare e riorganizzare i piani originali e spostare parte delle attività partecipative e di co-creazione in modalità ibrida o completamente online. Pertanto, la maggior parte dei living labs, i laboratori partecipativi di Air-Alliance, è stata effettivamente svolta online tramite Google Meet, utilizzando la lavagna virtuale Miro come piattaforma di co-creazione (vedi Figura 3).

Figura 3 – Miro Board da un workshop di co-creazione online. Fonte: Politecnico di Milano, Deliverable Air-Break 7.2.3

Da un punto di vista operativo, l’attuazione di questa transizione ha posto sfide centrali inaspettate, soprattutto in termini di come raggiungere, attrarre e coinvolgere attivamente una gamma ampia ed estremamente diversificata di cittadini e stakeholder all’interno di una nuova arena immateriale.

La strategia adottata dal progetto è stata quella di progettare un insieme di percorsi di co-creazione in grado di attrarre e coinvolgere attori e stakeholder già collegati/legati con le attività centrali del Work-Package di Air-Break, e quindi di attingere alle relazioni di fiducia/collaborazione già esistenti tra i partner del progetto e l’ecosistema socio-economico locale. Ciò ha consentito di identificare un certo numero di sostenitori o ambasciatori che hanno contribuito a diffondere il messaggio del progetto all’interno delle proprie sotto-comunità e, in definitiva, ad aumentare ampiamente la massa critica dei partecipanti coinvolti. In tal modo, la chiave si è rivelata l’identificazione di un obiettivo tematico specifico e condiviso su cui collaborare in una situazione vantaggiosa per tutti e il trasmettere chiaramente ai partecipanti-target i potenziali guadagni e benefici di tale collaborazione. Esempi sono i processi per coinvolgere, da un lato, i mobility manager delle aziende del territorio e, dall’altro, le scuole superiori del territorio:

  • I gestori della mobilità sono stati contattati in merito a uno studio sui modelli di pendolarismo e all’attivazione di campagne di cambiamento comportamentale basate sulla gamification. All’inizio, tuttavia, i delegati del progetto sono stati percepiti come controllori o supervisori, e quindi le aziende sono state riluttanti a farsi coinvolgere. I partner del progetto, quindi, hanno dovuto riconsiderare il loro approccio e la loro strategia e attualmente stanno lavorando in collaborazione con aziende e mobility manager per strutturare un piano d’azione condiviso.
  • Il progetto ha offerto a diverse scuole superiori locali l’opportunità di aderire al programma partecipativo di monitoraggio della qualità dell’aria e di installare nei loro locali uno dei cinquanta sensori di qualità dell’aria a basso costo. In questo caso, la risposta delle scuole è stata molto positiva e al di sopra delle aspettative iniziali. Ad oggi, infatti, nove scuole superiori hanno incorporato i temi e le attività di Air-Break nel loro curriculum. Nell’ambito delle loro attività didattiche, gli studenti sono stati coinvolti in laboratori per l’assemblaggio di tutti i cinquanta sensori a basso costo e lavoreranno sul monitoraggio e sulla valutazione della qualità dell’aria durante tutto l’anno scolastico.

Grazie a questo approccio, e sotto la guida e la guida del Politecnico di Milano, tra aprile e ottobre 2021, Air-Break ha potuto organizzare 24 attività singole (principalmente online/ibride) e la Festa dell’Aria, 3 giorni di eventi e workshop a Ferrara – coinvolgendo complessivamente 783 partecipanti e più di 90 enti e organizzazioni.

Figura 4 – Un workshop sul montaggio di stazioni di monitoraggio a basso costo con le scuole superiori durante la Festa dell’Aria di ottobre. Fonte: l’Autore

Figura 5 – Un laboratorio di co-creazione durante la Festa dell’Aria di ottobre. Fonte: l’Autore

Rete di monitoraggio della qualità dell’aria

Questo nuovo sistema di monitoraggio della qualità dell’aria da un lato integra le 4 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria ufficiali di terzo livello gestite da ARPAE [1] con una rete di ulteriori 14 stazioni di monitoraggio di secondo livello (di seguito chiamate, stazioni Lab Service) e 50 sensori di primo livello a basso costo [2] ; d’altra parte mira a fornire dati in tempo reale sulla qualità dell’aria sia agli amministratori locali che ai cittadini in formati diversi e attraverso mezzi/media diversi.

A inizio ottobre 2021 sono state installate e attivate dodici stazioni Lab Service, mentre i sensori low cost sono attualmente in fase di montaggio da parte degli studenti delle scuole superiori e saranno pronti nei prossimi mesi. La figura 6 mostra la posizione precisa delle stazioni di monitoraggio ARPAE e Lab Service (rispettivamente rosse e blu). L’ubicazione dei sensori a basso costo (verdi) non è ancora definitiva perché, a parte nove sensori che saranno installati nei locali delle scuole superiori che hanno aderito al programma, il progetto prevede di distribuirli a cittadini e stakeholder selezionati che saranno coinvolti nel prossimo futuro.

Figura 6 – Rete Air-Break di stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria. Fonte: Dedagroup Servizi Pubblici

Nel momento in cui scrivo, sia le stazioni di monitoraggio ARPAE che Lab Service stanno già alimentando la rete di monitoraggio Air-Break AQ: tutti i dati raccolti in tempo reale da tutte le diverse stazioni di monitoraggio sono raccolti in un unico dataset archiviato su un server dedicato . Da lì, i dati possono essere estratti, elaborati e condivisi su più target attraverso diversi media e piattaforme. In questa fase iniziale, i dati sono visibili a un pubblico selezionato tramite il GIS del MUA e la Figura 7 offre un’anteprima delle informazioni fornite per ciascuna stazione di monitoraggio, che includono le concentrazioni dei diversi inquinanti e la loro evoluzione su una serie temporale.

Figura 7 – Visualizzazione dei Dati AQ sul webGIS Comune Ferrara (fonte: Comune di Ferrara, estrazione dell’Autore)

Nelle fasi successive del progetto, l’assemblaggio e l’installazione di tutti i sensori a basso costo saranno completati e i dati sulla qualità dell’aria saranno resi pubblici. In questo senso, i partner di progetto stanno attualmente lavorando con i cittadini e gli stakeholder su come condividere e visualizzare queste informazioni. In particolare, le principali sfide operative attualmente in gioco riguardano:

  • L’identificazione, la progettazione e l’implementazione dei mezzi più idonei per veicolare i dati. Questi includono strumenti online come un sito Web e un’app mobile; e dispositivi fisici come totem, infoboard, monitor, nonché un modello 3D della città.
  • La definizione del livello di dettaglio, granularità e frequenza dei dati che verranno visualizzati.
  • La progettazione degli output grafici/visivi dei dati in base a ciascuno dei media/mezzi selezionati.

Il primo passo in questa direzione è stato compiuto durante la Festa dell’Aria, con l’organizzazione di un workshop su “Umanizzare” i dati sulla qualità dell’aria: verso una progettazione partecipata dell’informazione , con stakeholder ed esperti selezionati. I partner di progetto stanno attualmente analizzando gli input del workshop e stanno elaborando proposte da discutere nuovamente con gli stakeholder. A seguito di questo processo, è prevista la versione alpha del sito web pubblico entro la fine del 2021 e altre forme di visualizzazione dei dati nel corso del 2022.

[1] ARPAE (Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia dell´Emilia-Romagna) è l´Agenzia regionale per l´ambiente e l´energia dell´Emilia Romagna

[2] Le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sono classificate su tre livelli, in base alle loro prestazioni, accuratezza e valore economico, con stazioni di terzo livello che garantiscono la massima accuratezza dei dati ai costi più elevati.

Figura 8 – Stazione di monitoraggio del servizio di laboratorio installata. Fonte: MUA

Figura 9 – Sensori a basso costo. Fonte: l’Autore

Investimenti

I principali investimenti di Air-Break comprendono tre elementi chiave: (1) la piantumazione di 2000 nuovi alberi e arbusti con capacità di fitodepurazione; (2) la posa di una pista ciclabile intelligente; e (3) l’installazione di quattro Smart-Hub. Nel momento in cui scrivo, tutti e tre gli investimenti sono passati alla fase di progettazione esecutiva e sono quindi pronti per la messa a terra.

Piante fitopurificanti

Si prevede che i nuovi impianti contribuiranno ad assorbire gli inquinanti atmosferici (es. PM2,5 e PM10; ossidi di azoto; ozono), a mitigare i fenomeni delle isole di calore, oltre a favorire nel complesso il drenaggio urbano. Nel perseguimento di questo triplice insieme di obiettivi, il progetto ha individuato le specie vegetali elencate nella Tabella 1, e – come mostrato in Figura 10 – ha definito la loro localizzazione in cinque aree strategiche della città, in particolare lungo l’asse principale del pendolarismo, le mura cittadine , e intorno all’area della fiera.

Tabella 1 – Alberi e arbusti selezionati. Fonte: l’Autore

Specie
Carpinus BetulusHibiscus Syriacus
Celtis AustralisIlex Aquifolium
Cornus SanguineaLigustrum Sp.
Corylus AvellanaMorus Alba
Eleagnus x EbbingeiPhiladelphus Coronarius
Fraxinus AngustifoliaPlatanus x Hispanica
Quercus RoburPopulus Alba
Robinia PseudoacaciaRosa Canina
Tilia CordataViburnum Sp.

Figura 10 – Posizioni selezionate per piante fito-depuranti. Fonte: GIS del MUA, estrazione dell’Autore

Inoltre, le nuove specie vegetali verranno piantate utilizzando i vassoi Tal-Ya™: una tecnologia innovativa che raccoglie e convoglia la rugiada verso l’apparato radicale delle piante, consentendo così risparmi sui costi di manutenzione e irrigazione (e in definitiva ambientali). Da un punto di vista operativo, questo investimento ha posto due sfide all’attuazione del progetto. Da un lato, la definizione dei luoghi di impianto doveva essere concordata in collaborazione con i servizi ambientali e di tutela del patrimonio del MUA, al fine di evitare danni e preservare le vedute paesaggistiche delle mura cittadine e di altri beni architettonici di pregio. D’altra parte, essendo i vassoi Tal-Ya un prodotto unico e brevettato, il Comune ha dovuto procurarseli tramite una procedura di acquisizione diretta

Pista ciclabile intelligente

La pista ciclabile intelligente si svilupperà tra il Polo Scientifico e Tecnologico dell’Università degli Studi di Ferrara (Tecnopolo) e Corso Isonzo. Questa nuova infrastruttura mira a colmare una lacuna nella rete ciclabile esistente della città, consentendo in definitiva un collegamento ciclistico ininterrotto e protetto tra il Tecnopolo e il centro città.

Figura 11 – Rete esistente di piste ciclabili (rossa) e nuova Smart Cycle Lane (blu). Fonte: GIS del MUA, estrazione dell’Autore

Questo nuovo tratto di pista ciclabile sarà in parte realizzato adottando i moduli hi-tech brevettati mOOve™: una tecnologia innovativa che permette di incastonare nella pavimentazione non solo un insieme di dispositivi di sicurezza (es. illuminazione a led, antigelo) ma anche, e soprattutto, una varietà di sensori (ad es. contatore-utenza, qualità dell’aria, ecc…) che possono fornire un’ulteriore ricchezza di dati alle reti di mobilità e monitoraggio della qualità dell’aria della città.

Figura 12 – Sezione del modulo mOOve™ Smart Cycle Lane. Fonte: revo-lab.it

Tuttavia, l’acquisto e l’installazione dei moduli mOOve™ hanno rappresentato una sfida importante in termini di approvvigionamento e leadership. In effetti, non era chiaro al MUA se procedere con un acquisto diretto dal produttore invece di aprire una gara pubblica sarebbe stato conforme alle normative sia nazionali che europee. In questo contesto, e per evitare di sostenere spese non ammissibili, il personale del Comune ha adottato un approccio fortemente avverso al rischio e ha trascorso diversi mesi a decidere quale approccio di appalto adottare, rischiando in definitiva di ritardare la consegna finale dell’investimento.

Smart Hubs

I cosiddetti Smart Hub, progettati da Project Partner Hera Srl, sono concepiti come docking station/ricariche integrate per veicoli elettrici per la mobilità leggera (es. e-bike, e-scooter, ecc…) completate da ulteriori caratteristiche e funzioni personalizzabili ( vedere la figura 13).

Figura 13 – Progettazione 3D di uno Smart Hub completamente attrezzato. Fonte: Hera S.r.l.

Le sedi (vedi Figura 14) e il progetto della struttura di base degli hub sono già definitivi, mentre le caratteristiche aggiuntive di ciascun hub sono oggetto di discussione con esperti e stakeholder selezionati in una serie di workshop partecipativi organizzati nell’ambito di Air-Break .

Figura 14 – Posizioni degli Smart Hub. Fonte: consegna Air-Break 8.6.1

Attualmente, il concetto alla base del design e dell’ubicazione degli Smart Hub si basa su uno di questi scenari:

  • Parcheggi brevi durante lo svolgimento di attività ricreative, particolarmente rilevanti per l’hub situato in Darsena.
  • Parcheggi diurni di lunga sosta, particolarmente rilevanti per gli hub ubicati presso la stazione ferroviaria e presso il Tecnopolo.
  • Parcheggi notturni di lunga sosta, particolarmente rilevanti per l’hub situato nell’area residenziale Corti di Medoro.

Tuttavia, questi scenari non si basano su uno studio approfondito delle tipologie degli utenti dei veicoli elettrici e delle loro esigenze e aspettative. Piuttosto, considerano come potenziali utenti target solo le persone che usano la propria e-bike/scooter occasionalmente o durante i loro spostamenti quotidiani, escludendo l’intera gamma di conducenti di veicoli elettrici (esistenti e potenziali) professionisti.

In questo senso, gli Smart Hub pongono sfide operative critiche rispetto alla comunicazione con i beneficiari target. Di conseguenza, il progetto potrebbe non cogliere e sfruttare appieno il potenziale innovativo di questo investimento e il suo contributo e impatto nella transizione verso una mobilità non inquinante. Piuttosto, nella loro forma attuale, gli Smart Hub possono senza dubbio diventare punti di riferimento hi-tech visibili per il progetto Air-Break, ma allo stesso tempo corrono il rischio di essere fortemente sottoutilizzati.

Osservazioni

Nel complesso, il progetto Air-Break sta procedendo senza intoppi nella sua attuazione, senza grandi ritardi o deviazioni dal piano di lavoro originario.

Come osservazione finale, mentre si possono segnalare progressi significativi su tutti i filoni di attività (ovvero, soluzioni basate sulla natura, aggiornamenti infrastrutturali, attrezzature tecnologiche e sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder), la connessione e l’integrazione tra i diversi elementi del progetto non sono ancora del tutto esplicite. Per il futuro sarebbe infatti consigliabile superare il modo di pensare per compartimenti stagni (“silo thinking”) e valorizzare le molteplici tessere del progetto come componenti di un unico sistema.

SFIDE OPERATIVE UIA

SfidaOsservazione
Leadership Livello di sfida: verdeIl MUA è fortemente impegnato nel progetto sia a livello politico che tecnico. Da un lato, Air-Break è una priorità per l’amministrazione cittadina, e ciò garantisce il pieno sostegno e il coinvolgimento diretto e attivo delle autorità politiche nelle attività del progetto e negli eventi pubblici. D’altra parte, tutti i senior manager dei diversi dipartimenti coinvolti sono coinvolti e stimolati verso lo sviluppo e l’attuazione tempestiva e di successo delle attività del progetto.
Appalti pubblici Livello di sfida gialloLa maggior parte delle procedure di appalto pubblico è già stata completata, ma sono emerse sfide nell’individuazione della procedura più idonea per l’acquisizione di prodotti brevettati. Una familiarità piuttosto bassa con la regolamentazione del programma UIA unita a un’elevata avversità al rischio potrebbe causare ritardi nell’implementazione degli investimenti.
Lavoro interdipartimentale Livello di sfida verdeIl MUA ha istituito due organismi per garantire una regolare armonizzazione tra i dipartimenti: 1. Un’unità centrale di Project Management (PMU) composta da dirigenti e personale senior sia della Direzione Generale/Relazioni Internazionali che del Servizio Qualità Ambientale, che è responsabile del coordinamento generale del progetto. 2. Il Team Operativo (OT), composto dai responsabili di tutte le funzioni coinvolte nel progetto, che si incontrano periodicamente e allineano le proprie attività. La mentalità per compartimenti stagni (silo-mentalità) tradizionalmente radicata all’interno dell’amministrazione è ancora una sfida, ma le riunioni periodiche di PMU e OT contribuiscono sensibilmente a mitigarla.
Approccio partecipativo per la co-implementazione Livello di sfida gialloTutti i partner di progetto sono fortemente coinvolti e impegnati nel progetto e nella riuscita dell’attuazione delle sue attività. Vi è un ottimo grado di interazione tra i partner del progetto, gli stakeholders locali e la società civile nella co-attuazione delle diverse azioni/attività relative alla rete di monitoraggio della qualità dell’aria. In particolare, il gruppo più ampio di stakeholder è stato molto attivo e impegnato, con la partecipazione di primaria importanza delle scuole superiori locali, dell’Agenzia regionale per l’ambiente – ARPAE, nonché di numerose associazioni e gruppi di interesse a livello nazionale (es. Legambiente , FIAB) Tuttavia, molti elementi del progetto non sono ancora completamente integrati tra loro e difficilmente sono concepiti come componenti di uno stesso sistema unico. In questo senso, sarebbe di grande beneficio uno sforzo aggiuntivo per superare un certo pensiero a compartimenti stagni, ancora persistente, in direzione di un atteggiamento più progettuale e ampio.
Monitoraggio e valutazione Livello di sfida rossoAttualmente Il progetto sta per completare i lavori preparatori sia per le sue attività soft che per gli investimenti pesanti, quindi è ancora troppo presto per mobilitare e implementare un quadro di monitoraggio e valutazione. Tuttavia, a causa della complessità e della molteplicità delle variabili che influenzano la qualità dell’aria, valutare e isolare l’impatto specifico di Air-Break sarà una sfida importante.
Comunicare con i beneficiari target Livello di sfida rossoLa comunicazione con i beneficiari target è stata una sfida cruciale per tutta la prima metà della durata del progetto. Da un lato, Air-Break è stato scarsamente visibile al pubblico per diversi mesi dopo l’inizio del progetto. L’attuazione del piano di comunicazione, infatti, è iniziata solo nell’ottobre 2021, dopo l’ingaggio di un esperto esterno. A partire da fine ottobre 2021, la visibilità del progetto sui social media è fortemente aumentata e ora aggiornamenti, post e notizie vengono pubblicati regolarmente. D’altra parte, a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia di COVID-19, il progetto non ha potuto organizzare alcuna attività di evento/coinvolgimento pubblico a Ferrara per più di un anno (fino all’estate 2021) ed è stato costretto a convertire la stragrande maggioranza delle attività partecipative in modalità online. Di conseguenza, i partner del progetto hanno deciso di coinvolgere nelle prime fasi del viaggio partecipativo solo stakeholder e partecipanti selezionati, limitando quindi di fatto il potenziale raggio d’azione di Air-Break. Inoltre, come accennato nel caso degli Smart Hub, il basso grado di coinvolgimento dei potenziali beneficiari target potrebbe pregiudicare il pieno sfruttamento del potenziale di innovazione di alcuni investimenti
Ampliamento Livello di sfida gialloAir-Break ha un potenziale di ampliamento multiplo: Al termine del progetto, e sulla base dei risultati raggiunti durante l’attuazione, il MUA intende estendere e integrare l’approccio sperimentale di Air-Break alla politica di pianificazione urbana sostenibile integrata dell’intera città.Grazie al coinvolgimento attivo di ARPAE nel più ampio gruppo di stakeholder, l’approccio di Air-Break al monitoraggio partecipativo della qualità dell’aria ha il potenziale per essere ampliato a livello regionale.I prodotti e le soluzioni tecnologiche testate all’interno di Air-Break hanno anche il potenziale per essere adottati e replicati altrove.

Riferimenti

Air-Break Project, 2021. Deliverable 7.2.3 AIR-BREAK Co-Design Events Intermediate Report

Air-Break Project, 2021. Deliverable 8.6.1 Technical Drawings

Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155. Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria, ambiente e per un’aria più pulita in Europa

Directive 2008/50/EC of the European Parliament and of the Council

European Environment Agency, 2019. Europe’s Urban Air Quality — Re-Assessing Implementation Challenges in Cities. doi:10.2800/214599

La ciclabile smart è in arrivo!

Partecipa al Bike to Work 2022 – 2023: avviso per le aziende

Ti sei mai chiesto se un albero ti aiuta a respirare meglio? Gli alleati di Air-Break vogliono raccontare come la salute urbana dipende anche dal verde! E per quello hanno bisogno di te! Sostieni Incontri Verdi entro 12 Feb

Mentre 2000 alberi saranno piantati dal progetto Air-Break, altre iniziative sul territorio operano per lo stesso obiettivo. Nell’ambito di Forestazione Urbana (CSV estensi), diverse piante saranno messe a dimora* su Via Padova (e per il bosco di Via Pannonius). Alberi come : Celtis australis, Quercus robur, Tilia cordata, Carpinus betulus, Fraxinus oxycarpa angustifolia, Fraxinus ornusAcer campestre, Malus domestica, Quercus ilex, Taxus baccata, Morus alba, Berberis vulgaris, Cornus mas, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Euonymus europaeus, Frangula alnus, Ligustrum vulgarePrunus spinosaRosa caninaSambucus nigra.

In grassetto trovate le specie arboree che contribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria, quelle stesse previste da Air-break. Ci troviamo insieme con la volontà di incrementare sul territorio “le infrastrutture verdi” che migliorano la salute urbana nei luoghi dove viviamo.

Come dicono i nostri alleati: “Infrastrutture verdi in grado di garantire servizi eco-sistemici che sotto molteplici aspetti possano promuovere la salute e il benessere dei cittadini, assicurando ad esempio: riduzione dell’isola di calore, riduzione degli inquinanti, assorbimento di CO2 e produzione di ossigeno, con il conseguente miglioramento della qualità dell’aria, nonché i molteplici effetti che il verde esercita sulle persone in quanto catalizzatore di relazioni sociali e stimolo per l’attività fisica”.


Il Percorso di Forestazione non si ferma qui. Se il progetto partecipativo ha avuto modo di concludersi con la realizzazioni di una Siepe Boscata di 450 m sul tratto di Via Padova tra il Doro e Via Maragno, con Incontri Verdi gli stessi attori vogliono raccontare i vari benefici di questi interventi! Per quello hanno previsto una campagna dal basso raccogliendo risorse e fondi per realizzare le loro attività.

Sono giovani under 30, pieni di entusiasmo e di buona volontà. Se volete sapere cosa prevedono, cliccate qui per scoprire di più, e sostenerli.

*tramite la candidatura al bando regionale (Atto Giunta Regionale N. 645 del 03/05/2021) finalizzato alla “concessione di contributi ai Comuni di pianura per interventi di forestazione in ambito urbano per l’anno 2021” e l’iniziativa  Mettiamo Radici per il Futuro.